Stramaledetti cristiani che lasciate commenti sul mio blog per criticare gli scienziati,
potete scrivere dissertazioni lunghe quanto un’epUstola di Paolino (così Joshua Ben Panthera appellava con pietà San Paolo nei romanzi di Andrew Masterson) solo con il fine di attaccare le teorie dell’evoluzione; potete spremervi quel poco che rimane delle vostre meningi fottute del catechismo per alambiccarvi con insulse teorie asto-bio-chimico-molecolari per dimostrare che Darwin aveva torto, ma in ogni caso come unico risultato otterrete solo di sfrangiarmi gli zebedei.
La scienza si corregge, evolve, si integra.
Emette un dogma centrale e poi lo smentisce, perché è nella sua natura.
Nella sua natura “intelligente”.
Un credente invece emette dogmi e porcaputtana gli cascasse tutto l’Olimpo sulla testa, non ammetterebbe che Zeus è vero perchè “quella è mitologia, la mia è fede, dio è ovunque nel creato, anche nelle nostre scoreggie”.
La caratteristica principale del tanto acclamato intelligent design è che è la produzione teorica più sgangherata e idiota che sia mai apparsa sulla faccia della Terra dai tempi in cui sempre Paolino affermava che la Terra ruotava intorno al Sole.
Quando i credenti mi porteranno ad un aperitivo con dio, sarà disposto a parlare con loro.
E’ inutile che si arrampichino sugli specchi, tutto si riconduce ad un nodo gordiano fondamentale: l’esistenza di dio.
Qualsiasi cosa diciate è quindi solo un pour parler senza fondamento.Epistemologicamente l’esistenza dei folletti dei boschi o di dio ha lo stesso valore.
In termine più semplici: NON ROMPETEMI I COGLIONI!
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