28/08/09



tommaso:




E se una foto di Berlusconi-Joker iniziasse a circolare sul web, in un momento in cui le TV rifiutano il trailer di Videocracy e parte l’assalto a Rai3, quali dinamiche si scatenerebbero nel nostro paese ?

Una ventina d’anni fa, a Milano, il sindaco Tognoli inaugurò un barcone turistico che dai Navigli andava ad Abbiategrasso, e lo battezzò “il Bateau Mouche”. Una decina d’anni fa, invece, progettarono i nuovi marciapedi pedonali di corso Lodi, e li definirono “le ramblas”. Pochi mesi fa, infine, si sono inventati una passeggiata nel quartiere di Santa Giulia, e l’hanno chiamata “La Promenade”. Milano è sempre stata “wannabe” delle grandi città europee, da Parigi a Barcellona. Non ce l’ha mai fatta, e basta leggere le cronache di questi giorni per capirne le ragioni: divise griffate ai taxisti, ma proprio non si trova uno spazio per il luogo di culto di una religione che viene da lontano. Per diventare una metropoli serve apertura, curiosità verso l’altro e il diverso, interesse verso ciò che ci sembra strano e lontano dai nostri usi e costumi. Finché si pensa solo a mantenere il decoro nel proprio tinello, si resterà sempre dei patetici wannabe.

Una ventina d’anni fa, a Milano, il sindaco Tognoli inaugurò un barcone turistico che dai Navigli andava ad Abbiategrasso, e lo battezzò “il Bateau Mouche”. Una decina d’anni fa, invece, progettarono i nuovi marciapedi pedonali di corso Lodi, e li definirono “le ramblas”. Pochi mesi fa, infine, si sono inventati una passeggiata nel quartiere di Santa Giulia, e l’hanno chiamata “La Promenade”. Milano è sempre stata “wannabe” delle grandi città europee, da Parigi a Barcellona. Non ce l’ha mai fatta, e basta leggere le cronache di questi giorni per capirne le ragioni: divise griffate ai taxisti, ma proprio non si trova uno spazio per il luogo di culto di una religione che viene da lontano. Per diventare una metropoli serve apertura, curiosità verso l’altro e il diverso, interesse verso ciò che ci sembra strano e lontano dai nostri usi e costumi. Finché si pensa solo a mantenere il decoro nel proprio tinello, si resterà sempre dei patetici wannabe.
Dall’articolo “Wannabe Milano” di Alessandro Gilioli (via pollicinor)

24/08/09

Disonestà ipocrita

Ho appena finito di scaricare tramite p2p un file che dal nome sembrava una cosa mentre in realtà si trattava di tutt’altro, più precisamente un film (protetto da copyright quindi ho provveduto a cancellarlo).



La cosa divertente è che chi ha rippato il film in questione ha aggiunto dei sottotitoli, almeno nella sigla, riportando con fierezza il fatto che fosse stato messo in condivisione da un utente di una certa comunità (che si pubblicizzava spudoratamente) e, cito: “Se non hai raggiunto quest’opera grazie alla nostra comunità vuol dire che ci è stata disonestamente sottratta”



Da ammirare la faccia di tolla di questi individui che sono i primi a non rispettare i diritti dei legittimi detentori del copyright salvo poi millantare una forma di esclusiva.

Adoro queste cavolate in AR :)

07/08/09

ho mandato il CV e adesso cerco di vivere la mia vita senza farmi ossessionare dai possibili sviluppi della situazione :)

06/08/09

what if ...

Ho 31 anni, sposato da 6 e una figlia di 2.
Un lavoro con alti e bassi ma di cui non posso lamentarmi, ben pagato e a 15 minuti da casa.



Ho una possibilità.



Grande.



Cambiare radicalmente: lavoro e nazione e per entrambi sarebbe un cambiamento in meglio.



Mi spaventa di brutto, qui ho parenti (a parte il mio fratellino che a novembre torna per almeno 5 anni in australia) e amici e le mie piccole certezze.



Ricevo una chat da un mio amico all’una di notte, lui molla e torna in Italia ma fino a quando è li potrebbe avere un canale privilegiato (almeno per la lettura del CV).



Il 7 agosto (oggi) è il suo ultimo giorno.



Forse è questo che mi spaventa, mi è sempre piaciuto pensare per bene alle cose prima farle. Valutare. Soppesare. Decidere.



Con calma, molta.



Sto traducendo il cv in inglese e poi lo mando al mio amico.



Magari non mi chiamano nemmeno o magari saremo noi a decidere di non recidere i nostri legami con parenti e amici.



Adesso vado a letto e questa notte (o quel che ne rimane) sognerò la miglior posizione professionale che possa sognare e magari chissà …



P.S. in cielo splende una luna magnifica questa notte.



Hiroshima A-Dome per non dimenticare (foto rilasciata sotto CC da http://www.flickr.com/photos/damian78/ )

05/08/09

Medici obiettori

Premetto che sono fortemente contrario alla possibilità di un medico di definirsi obiettore e non adempiere ad alcuni compiti.



Mi ricordo quando era ancora obbligatorio il servizio di leva e se facevi richiesta di obiezione rimanevi “segnato” vita natural durante e non potevi nemmeno farti il porto d’armi per fini sportivi (non che per me sia mai stato un problema non potermi fare il porto d’armi).



Secondo me se un medico non vuole compiere alcune attività invece che dichiararsi obiettore (e percepire comunque stipendio pieno) dovrebbe dare le dimissioni o venir licenziato se si rifiuta di fare il suo lavoro.



Come se qualcuno di noi potesse dichiararsi obiettore e rifiutarsi di svolgere delle mansioni del suo lavoro …