24/01/12

Più controllo su Google+

UPDATE: Il concetto di base rimane valido ma lo slider per il volume è stato sostituito da questo meccanismo. Si sceglie la cerchia, si clicka sull'ingranaggio, si sceglie se mostrare o meno i post nello stream e nel caso quanti mostrarne.


Recentemente è stata rilasciata una funzionalità di G+ che permette di rendere più gestibile il proprio stream.
Sarà capitato a tutti di avere nelle proprie cerchie una persona logorroica che intasa il nostro stream di una marea di contenuti a cui non siamo particolarmente interessati. Non vogliamo però a meno di questa persona magari perché è un amico e vogliamo condividere dei contenuti con lui.
Prima non avevamo altre possibilità che subire o rimuovere dalle nostre cerchie questa persona. Adesso abbiamo più sfumature di controllo: con la nuova funzionalità introdotta da Google possiamo scegliere, per ogni singola cerchia, il volume di post da visualizzare nello Stream.
Non si tratta di un controllo di precisione ma di uno strumento semplice e rapido da usare per far sapere a Google quanto ci interessa ogni singola cerchia.
Specificando infatti quanti messaggi di una  cerchia vogliamo vedere nello stream istruiremo Google sulle nostre preferenze e lui si occuperà di mantenere sotto controllo il volume dei post.
In questo modo potremo far si che Google mostri tutti i post dei nostri famigliari ma solo alcuni dei post scritti dagli sconosciuti del web.
Entrando più nel dettaglio possiamo notare che avremo la possibilità di scegliere solo tra 4 livelli
  1. Iniziamo con il livello corrispondente al maggior grado di interesse, quello per cui non vogliamo che ci venga nascosto alcun post.
  1. Il livello di default, invece, prevede che Google possa nascondere alcuni post ma la maggior parte verrà mostrata. Google provvederà a selezionare e nascondere i post che ritiene meno interessanti per l'utente.
  1. Per le cerchie di scarso interesse invece Google si adopererà per mostrare solo una i post che ritiene possano essere più interessanti per l'utente.
  1. Per le cerchie che non ci interessano proprio invece diremo a Google di nascondere tutti i post.
In ogni caso è bene ribadire il concetto che i post non vengono cancellati ma solo nascosti dal nostro stream principale , visualizzando le singole cerchie vengono mostrati tutti i post.
Inoltre è importante sapere che se abbiamo un contatto in due cerchie, vince la configurazione di quella con il volume maggiore .
Quindi se abbiamo voglia di sfruttare al meglio questo controllo il mio consiglio è quello di creare quattro cerchie:
  1. Tutti i post
  2. Molti post
  3. Pochi post
  4. Nessun post
A questo punto vi passate tutti i vostri contatti inserendoli anche in una sola di queste nuove cerchie in base a quanti suoi post vogliate vedere. Una volta terminato l’accerchiamento impostate il volume di tutte le cerchie precedenti in modo che non venga mostrato alcun post e il volume delle nuove cerchie in base al loro nome.
In questo modo le nuove cerchie ci permetteranno di avere un più accurato controllo del volume.
Ovviamente sono sempre ben accette critiche, nuove idee e suggerimenti ;)

10/01/12

Il successo di Film OnLine

Oggi volevo analizzare il clamoroso successo di un’applicazione Android: Film OnLine  

Applicazione italianissima che ha recentemente raggiunto la prima posizione tra le applicazioni gratuite.

L'applicazione di per sé è molto basilare evidentemente è riuscita a centrare in pieno un'esigenza condivisa da molti.

Altro non è che un elenco elaborato di link a film presenti su YouTube, divisi in categorie e con alcune interessanti possibilità come la ricerca di informazioni su un film selezionato su wikipedia o su imdb oppure la ricerca di trailer o la condivisione oppure ancora la segnalazione di un link non valido.

La cosa che rende ancora più eclatante il successo di questa applicazione è la sua storia ma facciamo quattro chiacchiere con la sua brillante autrice...

Federico Granata   -   Ciao Elisa, innanzitutto vuoi presentarti o lasciamo che sia il tuo profilo  su G+ a parlare per te?

Elisa Barindelli   -  Ciao Federico!

Il mio profilo G+ di me dice questo: "Scrivo, suono, programmo, cazzeggio. Il tutto in ordine sparso, il più delle volte casuale."

Credo sia, tutto sommato, la pura verità.

Lavoro in ambito informatico e poi, nel tempo libero, continuo a smanettare sul computer anche per interesse personale. Mi piace creare, sperimentare, imparare; mi piace usare la tecnologia per realizzare idee e per comunicare. Le app Android sono l'ultimo nato tra i miei interessi, e per ora sono un'ambito ancora tutto da scoprire.

Federico Granata   -   Avevi già familiarità con i tool per lo sviluppo per Android o hai dovuto imparare a usare nuovi strumenti?

Elisa Barindelli   -  Conoscevo Java e l'ambiente Eclipse, ma non Android.

Ho imparato da zero: non avevo mai realizzato nessuna applicazione prima, se non qualche tutorial trovato in rete. Devo dire però che non è stato complesso, poiché il web offre un gran numero di risorse, esempi e gruppi di supporto.

Federico Granata   -   Avresti qualche tutorial o documentazione in particolare che vorresti consigliare a chi vorrebbe sviluppare per Android?

Elisa Barindelli   -  Sono sempre stata più brava ad imparare mettendo in pratica, piuttosto che in teoria. Per questo motivo sono partita dai tutorial ufficiali Google, che coprono un buon numero di argomenti, per poi, una volta gettate le basi, cercare di volta in volta discussioni ed esempi specifici per la problematica che affrontavo.

In tal senso StackOverflow  si è rivelata una risorsa preziosa e molto ricca.

Federico Granata   -   Come è nata la tua passione per l'informatica?

Elisa Barindelli   -  Quel che mi è sempre piaciuto dell'informatica è la sua incredibile capacità di rendere la creatività alla portata di tutti.

Mi piace scrivere poesie e racconti ed ho iniziato ad interessarmi al computer proprio perchè mi avrebbe permesso di scrivere in formato digitale, impaginare, stampare. Ma ovviamente questo è stato solo l'inizio: con un computer tra le mani mi sono resa conto che anche per la musica l'informatica poteva aiutarmi, ed ho iniziato ad imparare come registrare i pezzi che componevo, migliorarli, mixarli. Poi ho scoperto il web, la costruzione di pagine e siti internet, i forum, i blog.

E quando poi i miei studi si sono indirizzati verso un campo più tecnico ho scoperto la programmazione e con quella il piacere di ideare, realizzare e far crescere un software.

Una storia piuttosto lunga insomma, spero di non averti annoiato. Quel che volevo dire è che le tecnologie sono belle proprio perché sanno dare supporto in una miriade di campi, basta avere un'idea da realizzare ed appoggiarvisi.

Federico Granata   -   Figurati, non annoi assolutamente, anzi capisco benissimo quello che intendi dire ;)

Vuoi raccontarci qualcosa sulla nascita di questa tua famosa applicazione (ricordo che è la prima in classifica tra le gratuite)? L'hai studiata e pianificata o è stata una cosa più improvvisata?

Elisa Barindelli   -  Lo dico molto sinceramente: l'intento iniziale era di realizzare un'app "di prova": volevo imparare a sviluppare con Android e mettere in pratica è sempre stato uno dei metodi per me più efficaci. Ho iniziato a cercare un'idea interessante ma non troppo difficile da tradurre in codice e l'illuminazione è stata di realizzare una lista di link come Film OnLine.

La prima versione realizzata era effettivamente  una sorta di esperimento personale: l'app era bruttina e piuttosto diversa da quel che si scarica ora dal market, ma vedere l'idea tradotta in pratica me ne ha fatto intuire le potenzialità. Ci ho creduto, mi sono entusiasmata, ed ho iniziato a migliorarla.

Credo sia lì che è iniziata la pianificazione e che da esperimento "scolastico" Film OnLine si è trasformata in un'app vera e propria.

Ho introdotto l'utilizzo delle categorie, la gestione dei menu, i trailer, ho provato a migliorarne un po' la grafica. Ho anche ampliato molto la lista iniziale di film e per questo sono anche molto grata dell'aiuto che gli utenti mi hanno dato, segnalandomi link e contenuti in modo attivo e costruttivo.

Quando il prodotto è stato ultimato ho voluto inserirlo nel market, ma onestamente l'ho fatto più per la soddisfazione di condividere il frutto delle mie fatiche, che per un'effettiva convinzione di poter avere un così ampio riscontro.

E' stata una bellissima sorpresa vedergli scalare la classifica ed arrivare fino in cima, non me lo sarei mai aspettata!

Federico Granata   -   Un successo prorompente nato quasi per caso... e adesso? Stai già pensando a una nuova applicazione?

Elisa Barindelli   -  Si... come ti dicevo sono una persona piuttosto creativa. Ho diverse idee in mente, che vanno dal gioco all'utility, ma una di queste è proprio ora in corso di realizzazione.

Si tratta di una raccolta di indovinelli, enigmi e puzzle: detto così forse non suona molto originale, ma la raccolta avrà alcune caratteristiche che spero possano renderla una delle migliori del suo genere. Ad esempio l'estrema pulizia dell'interfaccia, la presenza di immagini suggestive e curate, la vastità della raccolta...

Lo sviluppo non è lontano dalla conclusione, a breve spero possano iniziare i primi test e le varie rifiniture.

E poi, una volta ultimato questo, vedremo. Le idee non mancano di certo, una a lla volta spero di poterle realizzare.

Federico Granata   -   Allora noi rimaniamo in attesa augurandoti di replicare questo successo... e nell'attesa potremmo guardarci un bel film

01/01/12

Un po' di lungimiranza

Mi auguro che questo nuovo anno porti un po' di lungimiranza a tutti.

Soprattutto agli utenti.
Provo un misto tra pena e rabbia per quelli che preferiscono usare fb invece di g+ solo perché la ci sono i loro amici. Usano foursquare invece di Latitude perché vogliono avere dei piccoli sconti e i loro amici sono lì.

Nel 2012 g+ vedrà la nascita di nuove funzioni, l'ampliamento delle API, l'integrazione con molti prodotti di Google e il sopraggiungere di centinaia di milioni di utenti.

Latitude, oltre ad una sempre più profonda integrazione con g+ otterrà molto dall'espansione di Offers (spero che finalmente arrivi in Italia) e si mangerà foursquare in un boccone.

Continuare a scegliere dei servizi destinati al fallimento solo per un vantaggio immediato mi sembra come rifiutarsi di andare in ufficio perché non si vuole aspettare la fine del mese per lo stipendio ma si preferisca chiedere l'elemosina per avere qualche moneta subito...