19/08/14

Storia di un giornalista e di internet.

Sta facendo molto scalpore la storia di un giornalista di una rivista online (non mi interessa fare il nome del giornalista ne della rivista) che ha visto il suo contratto terminato in seguito a lamentele scatenate da una youtuber.
Non mi interessa parlare dell'articolo non mi interessa parlare del video non mi interessa parlare della rivista.
Quello che mi interessa è fare il punto su qualcosa che mi sembra sia passato in secondo piano.


Prima di iniziare trovo doveroso fare una piccola premessa: penso che il giornalista si sarà visto scindere il contratto più che essere licenziato. Mi rendo conto che questo possa fare meno scalpore ma penso sia più plausibile (anche se mi interesserebbe avere l'opinione di +Domitilla Ferrari).


Ora un piccolo riepilogo dei fatti:
  1. il giornalista scrive l’articolo
  2. l’articolo viene approvato da un responsabile e pubblicato
  3. una tizia si lamenta online
  4. molta gente concorda con il parere della tizia lamentandosi con la rivista
  5. la rivista dà il benservito al giornalista


Non ci vedo nulla di male.

Molta gente si indigna per il fatto che il giornalista sia stato lasciato a casa per aver fatto quello che gli era stato chiesto di fare ma personalmente non mi pare nulla di strano. Per fare un parallelo se un’azienda proponesse un contratto a un consulente informatico per un progetto e poi, non ostante il buon lavoro svolto, si rendesse conto che il progetto non andasse bene è abbastanza sensato ritenere che il progetto venga accantonato e il contratto con il consulente venga meno.

In questo caso ritengo perfettamente normale che se una massa critica di persone si lamenta di un articolo il giornalista venga allontanato, non tanto perché abbia sbagliato e non tanto perché il giornale “cali le braghe” ma perché il giornale dovrebbe accontentare il suo pubblico, non mantenere una monolitica posizione editoriale. Avranno valutato che sarebbe il caso di pubblicare articoli meno pulp per scontentare meno persone e aumentare il proprio pubblico ...


Non ci vedo nulla di male.


Quello su cui mi interrogo è se la youtuber (e il suo seguito) che tuonava contro l’articolo si senta soddisfatta dall’allontanamento del giornalista o se si renda conto che il suo sdegno dovrebbe essere rivolto anche verso il responsabile che ha approvato la pubblicazione dell’articolo.

Magari era solo un modo per ottenere più visibilità ...

... magari ...

09/05/14

Google Drive non modifica più i file

Adesso ci pensano le singole applicazioni

In molti hanno espresso perplessità di fronte alla mossa di Google di scorporare le funzionalità di editing di documenti e fogli di calcolo dall'applicazione di Drive per rilasciare applicazioni specifiche (una per i documenti, una per i fogli di calcolo e in arrivo una per le presentazioni).

Il dubbio è: perché?

La risposta che ho già fornito più volte è articolata ma ricca di ottimi motivi:
  1. l'aggiunta di funzionalità di editing anche per le presentazioni (e di ulteriori funzionalità in generale) avrebbe appesantito ulteriormente Drive rendendola ancora più lenta e di difficile esecuzione su terminali con poca memoria mentre questa mossa l'ha resa più leggera
  2. nel caso si abbia la necessità di editare solo i documenti e non fogli di calcolo e presentazioni si potrà far a meno di installare funzionalità non richieste che avrebbero solo appesantito il telefono
  3. adesso si apre la porta a applicazioni di terze parti per gestire i tipi di file creati con estensioni di Drive su web

Ricapitolando quindi si tratta di una scelta che permette una maggior personalizzazione offrendo leggerezza e velocità oltre ad aprire la porta a un mare di nuove possibilità per gli sviluppatori e quindi per gli utenti.

Voi avete trovato altri motivi ?

01/04/14

Il chromecast: recensione con pregiudizi

Fonte: http://www.google.com/intl/it/chrome/devices/chromecast/

Non ho mai fatto mistero della mia avversione per il Chromecast. Un dispositivo che dovrebbe essere economico, facile e portare la smart tv praticamente in ogni tv ...
Di fatto mantiene queste promesse:

  • 35€
  • di rapida configurazione
  • utilizzabile su ogni tv con adattatore hdmi
Non entro nei dettagli della configurazione perché la ritengo assurdamente banale e perché potete trovare un articolo più che dettagliato qui.

Quello che interessa a me è dare la possibilità di una scelta più consapevole a chi pensasse di comprare questo dispositivo.

Prima di entrare nel vivo premetto che sono un fruitore di streaming DLNA quindi preferisco un protocollo molto più fruibile e pratico per lo streaming.

Una volta acquistato, installato e configurato il Chromecast permette di visualizzare sulla nostra TV alcuni contenuti da internet in maniera estremamente immediata. Su molte TV anche non recentissime il Chromecast può accendere la vostra TV e, per esempio, iniziare subito lo streaming dei video di youtube o della musica di play music da internet direttamente sulla vostra TV. Ovviamente se siete tra la maggioranza degli italiani che ancora non ha una banda decente allora dovete stare molto attenti a non avere altre connessioni attive che vi saturino la banda o il chromecast andrà in buffering attendendo altri fotogrammi ...

Fortunatamente con alcune applicazioni di terze parti (alcune gratuite altre a pagamento) si può inviare uno stream DLNA da un server locale verso il Chromecast. Ovviamente in questo modo si perdono tutte le funzionalità che la nostra TV (a meno che non sia dell'anteguerra punica supporta il DLNA) ci mette normalmente a disposizione. Non potremo usare il telecomando per mettere in pausa, per mandare avanti o indietro, non potremo avere informazioni sullo stream (durata, posizione, nome) e dovremo rivolgerci all'applicazione sul cellulare sperando che compensi in qualche modo.


Oh, vi è appena venuto in mente che Play Movies ha la possibilità di scaricare sul dispositivo i film che acquistate ? State pensando che così non avrete problemi di buffering ?
Sarebbe troppo facile. Anche se salvate sul vostro Android uno dei film acquistati e provate a farne lo stream il chromecast lo andrà a cercare su internet ignorando il vostro dispositivo.


Mi raccomando se il cellulare si sta scaricando correte a metterlo in carica !!! Sarà anche vero che lo stream verso il Chromecast continua anche se spegnete il dispositivo android con cui avete fatto partire lo streaming ma non potrete più controllarlo. Quindi se volete vedere un film assicuratevi di avere lo smartphone carico altrimenti dovrete tenerlo collegato all'alimentatore anche solo per poter mettere in pausa ... in tal caso vi auguro di avere una presa della corrente abbastanza vicina al divano ;)



Parliamo adesso di quanto sia effettivamente portatile questo device. Volete andare a casa di un amico? Ok, portatevi dietro il chromecast ma se non vi portate anche il vostro router dovrete fare un factory reset della magica chiavetta. Avete letto bene, per poter collegare il chromecast ad un'altra rete wifi bisogna per forza resettarlo completamente e riconfigurarlo. Ovviamente una volta che lo riporterete a casa dovrete fare un ulteriore reset ... che dire: il non plus ultra della praticità.

Certo, se siamo disposti a sottostare ai continui reset possiamo anche portarci dietro chromecast e android e usare il nostro robottino come hotspot (attenzione che alcuni operatori fanno pagare caro il tethering). A questo punto però difficilmente potrete usare il televisore in taverna o in zone in cui la ricezione del cellulare sia troppo scarsa. Certo, come dicevo alcune applicazioni consentono di inviare lo streaming DLNA al chromecast ma in tal caso dovreste prestare attenzione alla batteria visto fareste veramente streaming locale.

Ovviamente non ho ancora esplorato il pieno potenziale delle frustrazioni che questo dispositivo può generare quindi potrei integrare questa recensione o addirittura potrei scriverne una nuova ...

Per il momento mi sento di consigliare il chromecast solo a chi vuole vedersi video youtube sul televisore e la tv non è in rete, ne via cavo ne via wifi ... a tutti gli altri consiglio di risparmiare quei soldi ...

10/11/13

Come usare al meglio le cerchie di Google Plus

G+ si propone con sempre maggior prepotenza come sistema per la gestione di una nostra unica identità online.
L'integrazione che G+ ha e avrà sempre più nelle nostre vite è qualcosa di grandioso. Basta pensare a cosa dobbiamo fare quando cambiamo numero di cellulare se abbiamo G+ o se non lo abbiamo. Nel secondo caso dobbiamo cercare di farlo sapere a tutti i nostri contatti e tenere il primo numero attivo nel caso a qualcuno sia sfuggita la novità. Nel primo caso invece non dobbiamo far nulla ...

Almeno nel mio caso non devo fare nulla se non cambiare il mio numero nel mio profilo di G+ e tutti i miei contatti (fortunatamente sono riuscito a far si che tutti i miei contatti importanti abbiano Android) si troveranno con il numero aggiornato nella rubrica.

Comodo, indubbiamente molto comodo ...

Però dobbiamo anche stare attenti alle persone con cui condividiamo i nostri dati su G+ e qui entrano in gioco le cerchie.

Le cerchie sono una delle funzionalità presenti in G+ sin dal principio (erano già presenti in Google Buzz ma senza il nome fiko e la grafica scintillante) e hanno lo scopo principale di permetterci di controllare con chi condividere qualcosa.

Quando dico "qualcosa" non mi riferisco solo ai post, le cerchie infatti sono utilissime anche per controllare la condivisione delle nostre informazioni.

G+ ci permette infatti di decidere, con elevatissima granularità, con chi vogliamo condividere ogni informazione del nostro profilo. Possiamo decidere di condividere il nostro numero di telefono con la cerchia Famiglia e la cerchia Amici, tenere riservati i miei precedenti datori di lavoro e via dicendo.

Questa metodologia appare funzionante ma in realtà è una semplificazione che, presto o tardi, mostrerà la sua rigidità ... Potremmo conoscere online una persona che vorremmo mettere nella cerchia degli amici ma non la conosciamo ancora così bene da volerle far avere il nostro numero di telefono ... oppure vorremmo far avere il nostro numero di telefono a una persona che non consideriamo amico (es. un professionista).

Per aver maggior elasticità la soluzione è semplice.

Basta creare una cerchia specifica per ogni informazione del nostro profilo che vogliamo condividere e personalizzare nel nostro profilo la visibilità di quell'informazione solo verso la sua specifica cerchia.

Facciamo un esempio: voglio condividere i miei contatti di lavoro (telefono e mail) solo con alcune persone con cui ritengo di poter avere rapporti professionali.

In tal caso creerò una cerchia con un nome specifico (a me piace usare il prefisso ACL ma il nome ci aiuterà solo a ricordarci il significato di quella cerchia) come "ACL Lavoro" poi andremo a modificare il nostro profilo modificando la sezione desiderata e personalizzando la visione delle informazioni verso la cerchia appena creata. A questo punto ogni qualvolta vorremo condividere con qualcuno i nostri recapiti professionali ci basterà aggiungerlo a tale cerchia e il gioco è fatto. Tutte le modifiche saranno riportate in tempo reale nella sua rubrica di Google.

Personalmente consiglio anche di:

08/10/13

Eventi e Trigger per gli Apps Script

In questo nuovo articolo sui Google Apps Script volevo approfondire un argomento che ho già accennato negli episodi precedenti: i trigger ovvero gli strumenti che ci consentono di automatizzare l'esecuzione dei nostri script

Ho già avuto modo di farvi creare dei trigger e di mostrarvi del codice che li gestisce in maniera programmatica ma quello era giusto per incuriosirvi e darvi subito del materiale interessante. Le possibilità a nostra disposizione sono molte di più ;)

Uno dei punti di forza dei GAS è il fatto che non dobbiamo per forza eseguirli manualmente ma abbiamo la possibilità di associare l'esecuzione a determinati eventi oppure in determinati momenti (come abbiamo già sperimentato). I trigger ci danno la possibilità di eseguire una determinata funzione al verificarsi di una determinata condizione.

In questo modo possiamo, ad esempio:
  • creare un menù all'apertura di un documento
  • controllare i dati inviati da un form
  • controllare ogni giorno che non siano rimaste mail importanti senza risposta
La lista completa degli eventi è questa:
  • allo scoccare di un'ora
  • installazione di uno script
  • apertura di un foglio di calcolo
  • cambiamento nel foglio di calcolo
  • modifica nel foglio di calcolo (simile a quello di prima ma diverso)
  • invio dei dati da un form a un foglio di calcolo
  • apertura dell'editor dei form
  • invio dei dati da un form
  • apertura di un documento
Tramite i trigger per ognuno di questi eventi possiamo associare un'azione diversa nel nostro script. Alla funzione così chiamata verrà passato un parametro specifico con dati inerenti. Ad esempio nel caso di un evento a tempo il parametro indicherà il momento in cui è pianificato mentre all'apertura di un foglio di calcolo il parametro riporterà un riferimento al foglio di calcolo stesso. Bisogna comunque tener presente che non tutti gli eventi sono disponibili per tutti gli script., ovviamente non ha senso pensare a un evento di invio dati da un form se non si ha un form ...

I trigger si dividono in due gruppi: quelli semplici e quelli installabili. Tra i due tipi ci sono molte similitudini ma diverse differenze sostanziali.

I trigger semplici possono esistere solo in script creati all'interno di altri documenti (torneremo in seguito a esaminare i vari tipi di script) e sono funzioni con nomi speciali. Per fare un esempio posso creare una funzione onEdit (attenzione a maiuscole e minuscole, javascript ci tiene molto) in uno script creato in un foglio di calcolo e questa funzione verrà automaticamente eseguita quando si modificherà un valore. Una funzionalità simile si può ottenere anche con uno trigger installabile dando un qualsiasi altro nome (mi raccomando un nome diverso da onEdit o la funzione verrà eseguita due volte) e creare un trigger sull'evento che la richiami.

Qual'è la differenza tra questi due tipi di trigger se all'apparenza sono così simili?

Le differenze sostanziali stanno nelle limitazioni dei trigger semplici:
  • non possono essere eseguiti se il documento che li contiene è in sola lettura
  • non possono determinare quale sia l'utente corrente
  • non possono accedere a servizi che richiedono autenticazione (es. gmail o calendar)
  • non possono accedere ad altri documenti
I trigger installabili (manualmente o programmaticamente) hanno la possibilità di essere scatenati da molti più eventi e sono molto meno limitati. Tenete sempre conto che i trigger installabili vengono eseguiti con i permessi dell'utente che ha installato il trigger stesso, non con quelli dell'utente che lo ha scatenato. Questo significa quindi che una funzione che invii una mail in base ad una modifica di un documento (nel caso di trigger installato) invierà sempre per conto dell'utente che ha installato il trigger, non per conto di chi ha effettivamente fatto la modifica. Analizzeremo più avanti la gestione dei permessi e delle autorizzazioni.

Rimane da parlare solo degli eventuali errori. Ebbene si, a volte gli errori capitano, anche ai programmatori. Gli Apps Script di default inviano una mail a mezzanotte con il riepilogo di tutti gli errori ma si può configurare il sistema per inviare le notifiche di fallimento in maniera istantanea. In questo modo appena un problema dovesse verificarsi la mail di notifica sarà prontamente inviata.

Ovviamente nessuno vieta a un programmatore di sfruttare il classico try ... catch per gestire eventuali errori.

Nel prossimo articolo spiegherò dettagliatamente come implementare uno script che crei un gruppo di contatti a partire dalle mail presenti in una specifica etichetta. Rimanete sintonizzati.

Nel caso vogliate approfondire gli argomenti trattati consiglio le seguenti pagine di documentazione ufficiale;

06/10/13

La mia avventura al #tcsummit2013


Come molti di voi già avranno avuto modo di sapere nella settimana che si conclude ho avuto la possibilità di partecipare al #tcsummit2013
Evento indetto da Google a cui erano invitati a partecipare tutti i TC del mondo (poco più di 500) a spese di BigG.

Certo il fatto che fosse gratuito (viaggio, vitto e alloggio) non è certo stato un deterrente ma personalmente la cosa che più mi gratifica in ogni summit (ho già partecipato a due summit in Italia e questo era il mio primo in California) è che Google ritenga importante ascoltare la mia opinione, le mie idee e i miei suggerimenti.

Purtroppo quasi tutto quello che ci hanno mostrato o di cui abbiamo parlato è coperto da NDA (in italiano "accordo di non divulgazione") quindi se dovessi dirvi troppo verrei estromesso dal programma TC quindi dovrò mordermi la lingua ;)

Posso comunque dirvi qualcosa: è stata un'esperienza impegnativa ma fantastica.

Ok, ho avuto modo di comprare due Nexus 4 (uno per me e uno per +Emanuele Granata ) a prezzi vantaggiosi, ho ricevuto un Chromebook Samsung in regalo da Google (il modello con il supporto per le sim), ho provato i Google Glass, ho fatto acquisti al Google Store (speravo in prezzi più bassi) ma ripeto: la cosa migliore per me è stato avere la possibilità di discutere con googler ansiosi di sentire la nostra voce.

Vediamo cosa posso riepilogare senza rischiare di farmi buttare fuori dal programma per violazione del NDA (accordo di non divulgazione).

+Matt Cutts ha ribadito per l'ennesima volta che attualmente i +1 non influenzano la SERP.
La mia personale considerazione è che il fatto che non siano uno dei fattori che Google utilizza per decidere il ranking non significa che i +1 non abbiano un loro valore. Ogni +1 ricevuto infatti contribuisce a renderci più "credibili" o "affidabili" per l'utente che vede una nostra pagina e questo è indubbiamente un fattore che può spingere l'utente a leggere il nostro post (e una volta letto è più facile che venga dato un +1 o venga ricondiviso aumentando ulteriormente la visibilità). Qualora i +1 dovessero venir presi in considerazione in futuro, noi che abbiamo iniziato ad accumularli subito, saremo ovviamente avvantaggiati. [ribadisco che questa è la mia opinione]


Helpouts sarà una figata pazzesca ma come ha avuto modo di scoprire chi ha già ricevuto l'invito al momento non è disponibile dall'Italia (fortunatamente io ero in California a seguire una sessione del #tcsummit2013 proprio su Helpouts quando mi è arrivato l'invito quindi doppia fortuna). Si tratta di un sistema in cui Google metterà in contatto chi può aiutare gli altri (gratuitamente o a pagamento) con chi ha bisogno di essere aiutato.


Il Chromebook che ci hanno regalato è proprio un bel giocattolino. Gmail, Drive e altre web applicazioni possono funzionare (ovviamente in parte) anche offline quindi persino in Italia ha un suo perché ... Tasto dolente è la tastiera, tastiera americana ovviamente e anche se vengono forniti degli adesivi con i tasti del layout italiano questi non sono tutti applicabili visto che il tasto per il < e > non è presente (si ottengono con alt + shift + z o x ) quindi si rimane un po' in un limbo. Personalmente io scrivo senza guardare la tastiera quindi tengo il layout italiano e digito senza curarmi che i tasti non corrispondano a quanto mi aspetto mentre per programmare cambio il layout in americano così da avere le parentesi più comodamente raggiungibili.

Il summit comprendeva anche una gitarella per il Googleplex giusto per farci rodere per le loro condizioni di lavoro (a confronto Willy Wonka sembra uno schiavista)

Ovviamente non potevo esimermi dal provare i Google Glass. Carini, molto carini ma per il momento le cose per cui sono più utili sono fare foto e video ai propri figli senza dover perdere tempo a tirar fuori l'attrezzatura. Per il resto immagino che al posto di vedere gente camminare fissando il proprio cellulare vedremo gente camminare con lo sguardo assorto ma la differenza sostanziale sarà che alcuni menù sono attivabili inclinando la testa in alto e in basso quindi vedremo anche qualcuno camminare con il passo del piccione :D Scherzi a parte conto di vedere delle applicazioni decisamente interessanti per questo device.

Per il resto, sarò insaziabile, avrei preferito avere ancora più anteprime :)

Spero di riuscire a trovare ancora il tempo per mantenere il mio stato di TC per partecipare al prossimo Summit :)

20/09/13

Rimandare la lettura di una mail/2

Continuiamo la serie di articoli, per tutti, incentrati sugli Apps Script. Nel caso arriviate solo adesso vi consiglio di dare almeno un'occhiata all'introduzione all'argomento.

Oggi andremo ad implementare un'ottimizzazione per il meccanismo proposto nell'articolo precedente. Come avevo fatto notare infatti la soluzione proposta aveva il difetto che tutti i post filtrati venivano recuperati solo una volta al giorno. Questo faceva si che anche se avessimo impostato il trigger tra le 21 e le 22 tutti i messaggi ricevuti dalle 22 in avanti sarebbero rimasti nascosti fino al giorno successivo, a prescindere dalla nostra disponibilità a leggerli subito.

Per ovviare a questo servirebbe che lo script venisse periodicamente eseguito durante tutto il periodo di disponibilità. Purtroppo non è possibile abilitare/disabilitare un filtro di Gmail tramite Apps Script quindi la soluzione più semplice che mi è venuta in mente mi aiuterà a mostrare come poter impostare programmaticamente un trigger.

In maniera abbastanza banale rimuoveremo il trigger creato precedentemente, creeremo due nuove funzioni che si occuperanno di create e rimuove un trigger che verrà eseguito ogni minuto il quale lancerà effettivamente la funzione originaria per il recupero delle mail. Non ci occuperemo solo di definire l'orario di esecuzione delle sue nuove funzioni che saranno l'inizio e la fine del nostro periodo di disponibilità.

Il codice aggiornato sarà questo

Si nota l'aggiunta delle due funzioni startAvailability e stopAvailability che si occupano reciprocamente di creare un trigger per eseguire (ogni 5 minuti) la funzione che recupera le mail e per rimuovere questo trigger.
Di fatto la funzione di rimozione potrebbe essere snellita se alla creazione del trigger venisse salvato il riferimento in modo da aver modo di puntare al trigger corretto da rimuovere. Personalmente preferisco questa versione perchè gestisce anche eventuali duplicazioni date da errori.

L'unica cosa che rimane da fare è modificare i trigger
in modo che appaiano così
Ovviamente dovrete avere l'accortezza di impostare i vostri orari di disponibilità, non i miei.
Inoltre potete impostare più fasce definendo altre coppie di trigger ...
Da notare che anche se il trigger riporta una fascia di un'ora la funzione verrà richiamata una volta sola. Google specifica che i trigger non sono da considerarsi puntuali ma hanno un certo margine di tolleranza. In realtà mi è capitato raramente di sperimentare dei ritardi nell'esecuzione ma per sicurezza non usateli per pianificare l'assunzione delle vostre medicine ;)

Il filtro rimane quello definito nel precedente articolo (ovviamente potete espanderlo quando volete) quindi in poco tempo siamo riusciti a ottimizzare ulteriormente questa funzionalità aggiuntiva.

Come sempre sono disponibile a rispondere alle vostre domande e desideroso di ricevere il vostro feedback. Vi sembro troppo tecnico o poco interessante ? Dite pure la vostra ;)