05/09/08

Breve e inconcludente analisi della sentenza contro il blogger siculo

Mi sono letto e riletto le motivazioni della sentenza e, pur non essendo pratico di leggi, volevo condividere con voi le mie considerazioni …



Mi limito alla parte che ho trovato più significativa …



In ultimo va chiarito che non assume rilevanza, al fine di escludere la penale responsabilità dell’imputato, l’affermazione resa dallo stesso in sede di spontanee dichiarazioni, secondo cui il prodotto dallo stesso pubblicato non fosse un quotidiano, ma semplicemente un “blog” inteso come diario di informazione civile.

Ok, il fatto che io dica di essere innocente non mi rende innocente, il fatto che io definisca il mio giornale online come “blog” non lo rende tale ma allora perchè il fatto che il fatto che il blogger abbia definito “giornale” il suo blog è stato ribadito più volte ?



Al riguardo giova innanzitutto evidenziare che il “blog” è principalmente uno strumento di comunicazione ove chiunque può scrivere ciò che vuole e come tale può anche essere usato per pubblicare un giornale.
Infatti un “blog” può anche essere utilizzato come metodo di presentazione di un giornale, cioè di una testata registrata con una sua linea editoriale, per coinvolgere il pubblico.

Ineccepibile direi …



Pertanto diverso può essere l’uso che si fa del blog nel senso che lo si può utilizzare semplicemente come strumento di comunicazione ove tutti indistintamente possono esprimere le proprie opinioni sui i più svariati argomenti ed in tal caso non ricorre certamente l’obbligo di registrazione, ovvero come strumento tramite il quale fare informazione.

Generalmente il blog tende ad essere personale, gli altri normalmente possono commentare ma è più raro avere blog in cui tutti possano scrivere articoli …



Nella fattispecie de qua, come risulta dalle pagine acquisite agli atti e come ha riferito il teste La Tora, per pubblicare degli articoli sul sito creato dal Ruta era necessario contattare costui e sottoporre alla sua preventiva valutazione l’articolo che si intendeva pubblicare.

… e vorrei anche ben vedere, se qualcuno scriveva qualcosa di illegale avrebbero fatto il culo a lui in quanto responsabile ma questo vale per ogni sito web …



Pertanto appare evidente come il sito in questione non fosse un blog, al quale chiunque potesse accedere e partecipare al dibattito, ma era un vero e proprio giornale dotato di una testata e di un editore responsabile.

Che sillogismo del piffero, se io modero i commenti sul mio blog per tutelare la mia posizione da pensieri espressi da terzi allora il mio blog diventa un giornale ?



Voi cosa ne pensate ?



*Penale.it*