14/06/11

The day after

In tanti si trovano in questi giorni a farneticare in merito al significato del voto referendario ma quale miglior posto per farneticarne che non il mio blog?
Io non ho mai fatto mistero del mio orientamento politico e mi farebbe piacere sperare che questo voto porti veramente a un'inversione di rotta ma...
Non mi sembra difficile rendersi conto che non è possibile che adesso in italia il 50% degli elettori voti a sinistra.
La cosa più plausibile è che a destra gli elettori abbiano lo stesso problema che hanno gli elettori di sinistra, la mancanza di un partito in cui riconoscersi.
La tendenza diventa quindi quella di scegliere il male minore ma questo non significa dare piena e incondizionata fiducia. Uno può dirsi favore al nucleare ma, a parte Veronesi, nessuno vuole una centrale sotto casa e visto che uno si trova già alle urne esprime anche il suo disappunto verso gli altri quesiti.
Magari alcuni elettori si sono stufati e colti dalla disperazione cambiano schieramento (per un elettore è molto più difficile che per un politico) ma è plausibile che la massa rimanga a votare quello che ritiene essere il male minore.

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