Stavo riflettendo su una disparità tra la situazione degli atei e quella di chi abbia una qualsiasi fede.
Se il fedele deride le convinzioni dell’ateo può suscitare pena e compassione, a volte fastidio o irritazione ma sempre in relazione a qualcosa che da parte dell’ateo viene percepito come un distacco dalla realtà o un’ostinazione nel negare l’evidenza.
Deridete la fede di qualcuno invece … vedrete come si incazzano (pur quando loro siano i primi a non rispettare le idee altrui).
Sto ancora cercando di capire se mi dispiace di più per quelli che si fanno infinocchiare dal clero o per quelli che si fanno infinocchiare da alcuni politici … probabilmente per quelli che si fanno infinocchiare da entrambi …